venerdì 6 febbraio 2015

Ritiro pantente: ecco il cavillo che annulla il test con l'etilometro!

E' incredibile: questa novità (vedi articolo di seguito de ilgiornale.it) renderà molto difficile togliere la patente a chi è ubriaco. L'automobilista ha diritto ad essere assistito da un avvocato, e se non gli viene concesso la prova dell'etilometro è NULLA; nel frattempo che l'avvocato raggiunge il luogo (sicuramente passerà almeno 1 ora) oltre a impedire alle forze dell'ordine di fare altro, danneggiando il servizio, nel frattempo il livello dell'alcool può calare, e l'automobilista passarla liscia, oppure avere una sanzione minore (la sanzione è progressiva: più alta in base alla concentrazione di alcool) UNA NOVITA' IMPORTANTE pertanto, che potrebbe fare discutere di se...

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L'automobilista fermato può farsi assistere dal legale. Se la polizia non lo concede, il test è nullo!

C'è un cavillo che rende nullo il test dell'alcol con l'etilometro. Un cavillo che la maggior parte degli automobilisti non conoscono, ma che le Sezioni uniti ha definito fondamentale per la validità del controllo.
L'automobilista che è stato fermato per essere sottoposto alla prova dell'etilometro deve infatti essere informato che può essere assistito da un avvocato. Se le forze dell'ordine non lo avvertono, vuoi per negligenza vuoi per dimenticanza, il risultato può essere invalidato. La nullità del test può, però, essere eccepita soltanto fino alla sentenza di primo grado.

Come spiega Maurizio Caprino sul Sole 24Ore, molto spesso capita che i test dell'alcol vengano effettuati in situazioni confuse. Così accade che l'agente non informi l'automobilista che "può farsi assistere da un legale". Non solo. Capita anche troppo spesso che le forze dell'ordine si dimentichino di avvertire dei complicatissimi atti che vengono poi inviati al magistrato penale. La guida in stato di ebrezza è una semplice violazione amministrativa solo quando il tasso alcolemico si attesta tra gli 0,51 e gli 0,80 grammi al litro. Sopra questi valori l'alcol test, invece, è il primo atto di una vera e propria indagine giudiziaria.
Gli agenti possono procedere col test solo dopo aver avvertito l'automobilista di tutti i suoidiritti. Tra questi c'è appunto la possibilità di farsi assistere da un legale. "Gli agenti possono procedere comunque - avverte il Sole 24Ore - se l'avvocato del conducente non arriva in tempi brevi". Le Sezioni unite non specificano quanto tempo abbia l'avvocato per arrivare. Si sono solo limitate a far notare che in caso di eccessivo ritardo del legale il risultato dell'alcol test rischia di "non riflettere più la situazione esistente nel momento in cui l'interessato stava guidando".
Di Sergio Rame

Fonte: ilgiornale.it


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2 commenti:

Unknown ha detto...

Tipica stupidità italiota. Non pensate che sarebbe meglio avere un autista ubriaco senza patente ed in galera? Aspettate che metta sotto uno dei vostri figli o amici?

Sav ha detto...

Caro Stefano, questo...chiamiamolo escamotage, potrebbe servire alle migliaia di persone che hanno bevuto un bicchiere di vino o di birra ma che vengono comunque vessati dalle forze dell'ordine che complice una legge troppo restrittiva per tutti, senza esserlo per chi veramente guida in forte alterazione....solamente per fare cassa!!! Un metodo RISOLUTIVO sarebbe quello di impedire al mezzo ( con l'ausilio di apparecchiature elettroniche ) di mettersi in moto, ma poi come farebbe lo stato a speculare sulla morte altrui ????